Sta per ripetersi il “rito” motoristico che incorona la “regina”. Viene scelta fra le migliori vetture da turismo presentate nell’anno 2019. Un compito difficile, affidato ad una giuria composta da giornalisti professionisti, specializzati in materia ed appartenenti a 7 testate fra le più autorevoli di altrettanti Paesi europei. Come sempre la proclamazione del vincitore avverrà ai primi di marzo a Ginevra.
Quest’anno le aspiranti al titolo di “Auto dell’Anno” non sono di quelle che fanno impazzire gli appassionati. Ma, tant’è, bisogna pure accontentarsi di ciò che offre la passerella. Cioè il mercato. Citando in ordine alfabetico le Case produttrici, ecco la BMW SERIE 1, che per la prima volta si presenta con trazione anteriore. Il frontale ed il relativo doppio rene sono stati ristilizzati. Le motorizzazioni propongono due benzina da 140 e 306 CV (oltre alla “M” con il 135i) e tre Diesel da 116, 150 e 180 CV.
La FORD PUMA si ripropone sotto forma di un Suv compatto su base Fiesta, con due motori EcoBoost 125 CV: uno a benzina e l’altro ibrido. PEUGEOT 208, è nuova nelle dimensioni, nella tecnologia e nei propulsori: benzina, Diesel o elettrico. Decisamente sportiva è la PORSCHE TAYCAN, totalmente elettrica, Turbo 680 CV e Turbo S 761 CV, autonomia di 450 chilometri e 260 di velocità massima.
Per chi non vuole, o non può esagerare ecco la nuova RENAULT CLIO, su pianale inedito, migliore abitabilità e possibilità di scelta fra propulsori ibridi, benzina e gasolio. Totalmente elettrica è l’americana TESLA MODEL 3, con motori fra 287 e 462 CV e autonomia di 550 km. Sarà, pensiamo, per pochi. La TOYOTA COROLLA riappare con carrozzeria berlina o wagon, anche ibrida.
Nella difficile scelta per l’assegnazione dell’ambito trofeo è persino banale la vecchia battuta: “vinca il migliore”. Anche perché è praticamente impossibile intendersi su cosa significhi il termine “migliore”. In che senso? Estetica? Comfort? Praticità? Potenza? Prestazioni? Qualità dei materiali? Innovazione? Economicità? Connettività? Il regolamento del Premio tiene in considerazione tutti i citati elementi. La decisione finale si regge sulla riconosciuta professionalità di tutti i giornalisti-giurati.
Noi, tanto per gioco, per azzardare un pronostico, punteremmo alcuni euri, a costo ovviamente di perderli, su una triade di macchine: Peugeot 208, BMW Serie 1 e Ford Puma. C’è ancora da dire che altri modelli presentati nel corso del 2019, ancorché non entusiasmanti, non sono neppure pinzillàcchere. E meno male che l’elenco delle “papabili” non comprende alcun citrato a guida autonoma. Ne facciamo volentieri a meno. Il buon senso ha vinto. La sicurezza anche.
CCV