Torna l’ottimismo, anzi l’entusiasmo, fra i tifosi delle rosse. Perché a Maranello c’è davvero del nuovo e soprattutto si rivedono risultati che contano. Sta reggendo bene il confronto con la forte Mercedes. La stagione agonistica 2015 è cominciata in modo positivo. Nelle prime sei prove del mondiale di Formula Uno sono già state ottenute una vittoria e 5 salite sul podio. E’ del tutto evidente che la rivoluzione operata da Sergio Marchionne a suon di defenestramenti e di iniezioni di aria nuova e di fiducia sta dando i frutti sperati.
Il numero uno del Gruppo italo-americano, stufo di tante figuracce e di settimi e ottavi posti, ha azzeccato un’altra delle sue mosse. Ha rottamato senza tanti complimenti Cordero. Ha rottamato Alonso sostituendolo con Vettel. Ha rottamato Domenicali mettendo Maurizio Arrivabene a capo della Gestione Sportiva. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Se la stagione continua così, non c’è male.
Ma intanto ci si chiede per quanto tempo ancora Marchionne manterrà la presidenza della mitica scuderia. Forse fino al 2017 o, più probabilmente, fino al 2018. Chi gli subentrerà? Piero Ferrari, figlio del grande Enzo? Oppure Andrea Agnelli attuale presidente della Juventus (il quale, per altro, aveva già maturato una proficua esperienza proprio in Ferrari)? Entrambe le ipotesi vengono date per buone. I cognomi, si sa, contano.
C.C.