Stenta a rimarginarsi la ferita subita dal mondo dell’automobile a causa del dieselgate e delle accuse rivolte ad alcuni Costruttori, di avere prodotto e messo in vendita veicoli a gasolio con emissioni inquinanti in misura superiore a quella dichiarata.
Inchieste, investigazioni, accertamenti tecnici, cause per danni miliardari intentate da associazioni di consumatori e da gruppi finanziari, alla ricerca delle verità e responsabilità. Frattanto, si sa, è già caduta qualche testa di pezzi grossi.
La stampa di settore non perde occasione per trattare l’argomento a getto continuo. Il francese Le Monde, uno dei quotidiani più prestigiosi a livello mondiale, ha titolato con grande evidenza: “Moteurs truqués: et maintenant Fiat?”, spiegando nel sottotitolo che il gruppo italo-americano è nel mirino dei giudici, con una inchiesta per “tromperie” (inganno). In un’altra pagina dello stesso numero, il grande giornale continua con un lungo articolo su 6 colonne, intitolato: “dieselgate: Fiat-Chrysler à son tour dans le viseur de la justice”.
Finirà qui l’elenco degli accusati?
c.c.v.