Honda CR-V. Non c’è limite al meglio, dicono alla Honda. La Casa giapponese stupisce ancora una volta con la crescente qualità dei suoi prodotti. Stile, motorizzazioni, comfort, contenimento dei consumi e delle emissioni, sicurezza, affidabilità, tecnologia ibrida, sistemi informatici e di intrattenimento volti a rendere piacevole la vita a bordo. I risultati dei cospicui investimenti dedicati ad ogni singolo componente dei veicoli, sono evidenti. Ne è un esempio lampante il nuovo CR-V, che si presenta migliorato e perfezionato sotto tutti gli aspetti. E dire che era difficile immaginare che ci fosse ancora margine per ulteriori “passi avanti”. Ci sono riusciti. L’aspetto esterno è, adesso, ancor più accattivante, deciso e grintoso, con una griglia importante, fari integrati, luci a Led, cerchi in lega eleganti, specchietti retrovisori dagli angoli smussati che riducono i punti ciechi attorno al veicolo. Nell’abitacolo-ovattato rifugio dalla frenesia del mondo che ci circonda-spazio e lusso non fanno economia. Siamo al livello dei migliori suv della concorrenza: materiali pregiati, supporto lombare elettrico nei sedili, eccellente climatizzazione e svariati altri dettagli volti all’ergonomia, alla funzionalità ed al benessere. Salendo a bordo si viene colpiti dall’eleganza della plancia portastrumenti, ricca di marchingegni, sofisticati eppure semplici da sfruttare, che forniscono un’infinità di informazioni, anche attraverso i comandi al volante, dietro il quale le palette esaltano la prontezza di risposta di un impeccabile cambio sequenziale. Quanto al navigatore, dal grande e luminosissimo schermo, raramente ne abbiamo trovato uno altrettanto efficiente nel portarci alla meta. Il CR-V di ultima generazione è un signor stradista, date anche le sue ragguardevoli dimensioni (4,57 di lunghezza, 1,82 di larghezza e 1,68 di altezza). Tuttavia, quando c’è bisogno di adoperarlo in città, lo sterzo elettrico adattativo aiuta a manovrarlo come fosse una bicicletta. Pur con tutto il rispetto per il due litri benzina, il motore ideale ci pare il Diesel 2.2, interamente in alluminio, da 150 cavalli, con 350 Nm di coppia, 190 orari di velocità massima, cambio automatico a 5 marce con trasmissione 4WD a controllo elettronico. E’ una trazione integrale completamente automatica che entra in azione al minimo slittamento delle ruote. Quando, invece, le condizioni stradali sono buone, si viaggia con la sola anteriore, a beneficio dei consumi che risultano comunque ragionevoli (6 litri ogni 100 Km nell’extraurbano). A questo proposito riveste un ruolo importante il pulsante Econ (geniale brevetto Honda). “Insegna” a guidare in modo tale da contenere il più possibile il consumo. Se lo stile del conducente è ottimale l’indicatore vicino al tachimetro si illuminerà di verde, mentre diventerà blu in caso di frenate o accelerazioni violente. Come dire: al termine del viaggio ci viene data la “pagella” sul nostro comportamento. In allestimento Executive con dotazioni al top, il nuovo CR-V sorprende per la sua capacità di fare, per così dire tutto da solo, lasciando disoccupato il pilota. Provare per credere, fidandosi dei sistemi elettronici studiati da quei maghi che sono gli ingegneri della Honda. Radar di qua, telecamere di la, sensori da ogni parte per il parcheggio e la retromarcia, regolazione della velocità di crociera, mantenimento della corsia di marcia. E la cintura che all’improvviso vi stringe più forte al petto mentre l’auto frena se (magari disattenti o addirittura assonnati!) vi siete avvicinati troppo al veicolo che precede e rischiate la collisione. Inoltre, manco a dirlo, assistenza alla partenza in salita per evitare di scivolare indietro e dispositivo di rallentamento in discesa, su pendenze ripide, senza dover premere il pedale del freno. Morale della favola: il precedente CR-V si era già fatto apprezzare per la sua affidabilità, ma quest’ultimo è davvero su un altro pianeta.
Cesare Castellotti