Nella città di Stradivari è più viva che mai la figura del grande giornalista Gino Rancarti (Cremona 1923-Torino 1998). Nel ventennale della sua scomparsa, una bella e significativa cerimonia ha riunito, nel salone d’onore della Camera di Commercio, con autorità comunali, esponenti del mondo del giornalismo, dello sport (soprattutto automobilistico), della cultura, dell’arte, dell’economia e della finanza. Il tutto sotto la impareggiabile regia di Luca Dal Monte, per anni Maestro delle relazioni pubbliche in Maserati e Ferrari, oltre chè Peugeot, Toyota e Pirelli.
Con l’aiuto dell’ex campione del volante Bruno Giacomelli e di Cesare Castellotti, attuale direttore del periodico “Il Dossier”, ex capo dei Servizi Sportivi alla RAI di Torino e per anni stretto collega di Gino Rancati, sono state ripercorse, per il folto pubblico presente, la vita e l’attività professionale del giornalista cremonese, raffinato uomo di classe dal tratto signorile: da La Stampa al Giorno, dalla Rai di Milano a quella di Torino. Non sono mancati curiosi aneddoti sui suoi rapporti, a corrente alternata, con Enzo Ferrari. Ma anche con Gianni Agnelli, Alexandro De Tomaso, Dante Giacosa, Battista Pininfarina, Umberto Agnelli, Vittorio Ghidella. E con Giampiero Boniperti, presidente della Juventus, della quale Rancati fu garbato simpatizzante. Anche dei bianconeri si occupò professionalmente, avendo preceduto per qualche tempo Castellotti nella trasmissione “Novantesimo Minuto” diretta da Paolo Valenti e nella rubrica “Cronache dei Motori” su Rai Uno.
Nella serata all’ombra del Torrazzo (la torre campanaria in muratura più alta d’Europa) sono stati, tra l’altro, menzionati, i due principali libri scritti da Rancati sul “Rex” di Maranello: “Ferrari Lui” e “Ferrari l’Unico”. Con gli auspici del Cavec, Club Amatori Veicoli d’Epoca presieduto da Alfredo Azzini e con la fattiva collaborazione del Comune di Cremona, è stato illustrato il progetto di imprimere la massima solennità al ricordo di Rancati dedicandogli, con il nome di “Largo Gino Rancati” uno spazio nel pieno centro della città. La targa commemorativa verrà applicata sulla casa dove sorgeva il famoso Bar Giardino, di proprietà del padre del giornalista.