Il nostro editoriale di ieri, dal titolo: “Si svegli chi può…” è servito se non altro a dare la sveglia agli organizzatori dell’ormai ex Motor Show di Bologna ed a indurli a gettare la spugna, annunciando che la rassegna non si terra più.
Intendiamoci, l’odore di bruciato lo avevamo annusato. Le case automobilistiche, che nelle scorse edizioni si erano già distinte per un loro diffuso disimpegno, hanno tirato definitivamente i remi in barca ritenendo che non valesse davvero più la pena dedicare investimenti a una manifestazione fieristica, che aveva ben poco di ciò che si intende, nel contesto internazionale, per Salone. Era, per lo più, una cosa per ragazzotti a caccia di gadget, depliant e poca altra paccottiglia.
E così è calato un altro sipario, sia pure infinitamente meno importante, per non dire irrilevante, rispetto a quello che fu e che nessuno difese, il Salone di Torino.
L’Italia è fuori dal novero delle rassegne automobilistiche. Per sempre? Forse si. A meno che la solita Milano…
