Partirà a marzo la prima avventura di un EV da un Polo all’altro della Terra, per dimostrare le grandi potenzialità dei veicoli elettrici Nissan.
Nissan e il team Pole to Pole presentano la versione speciale di Nissan Ariya e-4ORCE, la prima vettura 100% elettrica che viaggerà per 27.000 km dal Polo Nord al Polo Sud.
Messa a punto da un team di tecnici Nissan con il supporto di Arctic Trucks (società specializzata nell’allestimento di veicoli per spedizioni polari) Nissan Ariya affronterà ghiacciai, valichi montuosi, dune nel deserto, sfidando temperature comprese tra i -30⁰C e i 30⁰C.
Il motore, la batteria e la trazione integrale e-4ORCE non sono stati modificati, avendo già la potenza e la versatilità per affrontare questa straordinaria avventura. La parte esterna, invece, è stata rinforzata, le sospensioni sono state appositamente sviluppate per la guida in fuori strada e i passaruota adattati per ospitare pneumatici BF Goodrich da 39’’.
“Con le nostre avventure vogliamo dimostrare le grandi capacità dei veicoli elettrici”, ha commentato Chris Ramsey, leader della spedizione Pole to Pole, “prendiamo vetture di serie, apportiamo le modifiche strettamente necessarie e poi le mettiamo a dura prova. Con Nissan Ariya abbiamo fatto lo stesso. La versione speciale Pole to Pole non è molto diversa dalla versione di serie, ma avevamo bisogno di sospensioni più potenti e comodi pneumatici da 39 pollici”.
Per ricaricare la batteria nelle regioni polari, caratterizzate da forti venti e tante ore di luce, il team utilizzerà un innovativo sistema ad energia rinnovabile, un prototipo trainabile che comprende una turbina eolica e pannelli solari. Tra gli equipaggiamenti ci sono anche un drone, con piattaforma di lancio sul tetto della vettura, e una macchina del caffè integrata. Il primo per immortalare gli affascinanti e inesplorati paesaggi, la seconda per affrontarli con la giusta carica di energia.
“Ci stiamo preparando a questa avventura da quattro anni”, ha commentato Julie Ramsey, co-pilota della spedizione Pole to Pole, “e durante il viaggio andremo alla ricerca di iniziative locali per il contrasto al cambiamento climatico e le condivideremo con tutti. Stiamo per realizzare un’impresa senza precedenti e ne siamo entusiasti”.
L’impresa, senz’altro interessante, lascia tuttavia perplessi poiché non si accenna minimamente all’itinerario. Qual’è l’esatto capolinea di partenza? E quello di arrivo? Cosa vuol dire Polo Nord? E come pensano di portare l’auto fino al Polo Nord? E ancora, si parla di Polo Nord magnetico o Polo Nord geografico? E che dire del tratto in Antartide dove, tra l’approdo sulla banchisa e il Polo Sud, ci sono oltre 1.200 chilometri? Speriamo che questa spedizione, nonostante le grandi ambizioni, non si riduca ad una lunga trasversata continentale su strada. Con qualche escursione sul ghiaccio nella tundra artica e nei pressi di qualche base antartica lungo la costa! Speriamo di apprendere qualcosa in più dai prossimi comunicati.