Home Green Mobility PEDALANDO LUNGO IL MAR BALTICO

PEDALANDO LUNGO IL MAR BALTICO

On road a due ruote lungo la costa baltica, in Germania, fra paesaggi mozzafiato e villaggi di pescatori.

Da Wismar all’isola di Rügen, nel land del Mecklemburg-Vorpommern, per un itinerario total green.

 

A pedalata assistita, da corsa o da città, mountain bike, gravel o cargo bike: qualunque sia la vostra “due ruote”, la ciclovia del Mar Baltico saprà emozionarvi. I suoi 942 km, che non si allontanano mai troppo dal mare, sono quasi tutti completamente pianeggianti e, ad eccezione di alcune deviazioni su sterrate bianche, scorrono su asfalto. La Ostsee Radweg, la pista ciclabile del Mar Baltico, parte da Flensburg (facilmente raggiungibile da Amburgo) per arrivare a Ahlbeck, attraversando la costa settentrionale della Germania. In questo itinerario, su due confortevoli e-bike, se n’è percorsa la tratta che da Wismar giunge al Parco Nazionale di Jasmund, sull’isola di Rügen: 313 km in 5 tappe, fra scenari naturali incredibili. Pronti a pedalare in compagnia della brezza del Baltico?

 

A Wismar con…i vampiri

Con il centro storico e il vecchio porto, Wismar è un incredibile gioiello d’architettura, Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Percorrendo a piedi, o in bici, le sue caratteristiche viuzze ciottolate, si raggiunge il Markt, la Piazza del Mercato, fra le più grandi della Germania Settentrionale. Qui s’affacciano edifici storici, case a timpano, il municipio e, al centro, la Wasserkunst (Arte dell’Acqua), una fontana con la cupola in rame che ricorda come, sino alla fine del XIX secolo, fu merito suo l’approvvigionamento di acqua agli abitanti della città. C’è il canale Grube, il più antico corso d’acqua urbano artificiale della Germania del Nord, il vecchio porto con i velieri storici e le barche che vendono i panini all’aringa, uno spuntino tipico di qua. Caffè, ristoranti, una brasserie dove sorseggiare la tradizionale birra locale. E le vicine spiagge di Boltenhagen e dell’isola di Poel, di una bellezza speciale. In Lübsche Straße, la Welt-Herb-Haus (Casa del Patrimonio Mondiale) è un centro visitatori che percorre l’evoluzione di Wismar; ai civici 13/15 di Hinter dem Chor, invece, Lars Maué (associazione “Kulturmühle Wismar e. V.”) racconta a modo suo la storia di questa città. Dopo gli studi d’arte ad Amburgo e una lunga permanenza in Indonesia, questo estroverso artista ha iniziato ad appassionarsi di maschere teatrali e da anni ne crea di suggestive per performance teatrali come quelle per il ‘NosferaTour’, una rappresentazione all’aperto, con giganteschi burattini alti più di 4 metri, che attraversano il centro cittadino, assieme agli spettatori, per narrare avvincenti storie di vampiri.

 

L’urlo di Warnemünde

Dal porto di Wismar una ciclabile urbana accompagna per una settantina di chilometri, fra sottobosco e campi coltivati a grano, sino a Warnemünde, antico villaggio di pescatori, a 12 km da Rostock. Ci si arriva dopo una piacevole sosta a Rerik, sulle sponde del Baltico. “La spiaggia bianca di Warnemünde con le poltrone in vimini dal gusto retrò (inventate proprio qui nel 1882, ndr), tipiche del mare del Nord, e il suo porticciolo turistico ne hanno fatto la località balneare più famosa dell’ex Germania dell’Est – spiega Gundula Pensky, guida dell’Ente Turistico – Il centro storico è davvero pittoresco: le sue viuzze incantevoli sono un tuffo nel passato. C’è la chiesa luterana, l’Heimatmuseum sulla storia marinara della città, la fontana della ‘parata nuziale’ con 19 figure in bronzo, il faro e il mercato del pesce”.  Ma non solo. Al 53 di Am Strom, un’antica casa di pescatori del XVII secolo, è monumento storico: fra quelle mura soggiornò infatti il pittore norvegese Edvard Munch, autore del celebre “Urlo”. Il tour riparte verso Rostock che si può raggiungere tramite la ciclovia (circa 17 km), in treno (40 minuti) o in traghetto (1 ora con partenza dal molo dietro la stazione ferroviaria).

 

Direzione Ahrenshoop

Quando nel 1259 Rostock entrò a far parte della Lega Anseatica, vennero erette delle massicce fortificazioni in stile gotico: per accedere alla città era necessario attraversare quattro porte. Oggi, questa località che conta 200mila abitanti, è uno splendido esempio di convivenza armoniosa fra antico e moderno: il centro è un susseguirsi di edifici in laterizi rossi. Oltre al porto, dove le navi a vela fanno capolino salutando gli abitanti, c’è la chiesa di Santa Maria, con l’orologio astronomico che ‘ticchetta’ ancora con il meccanismo medievale originario. L’itinerario riporta a Warnemünde da dove una brevissima traversata in traghetto (meno di 4 minuti), con la Weiße Flotte GmbH, accompagna a Hohe Düne. Scesi dal traghetto, si fiancheggia la base navale della Marina Tedesca su una ciclabile asfaltata prima di avventurarsi su una sterrata fra boschi e felci e raggiungere Ahrenshoop, nella penisola di Fischland-Darß-Zingst. Meta artistica di pittori, scrittori e scultori attratti dai suoi suggestivi paesaggi e dalla sua particolarissima luce, Ahrenshoop è un paese d’altri tempi. Hans Götze, pittore e insegnante di disegno, ne è stato per 25 anni anche il sindaco. E‘ lui ad accompagnare nel tour a due ruote (lo si può fare anche a piedi e a cavallo) in questo paesino che sorge su una sottile lingua di terra fra mare e laguna. Il locale Museo dell’Arte espone interessanti opere come quelle che si ammirano negli atelier cittadini. Ma qui ad affascinare è soprattutto l’architettura delle case, per lo più con il tetto in canne palustri, e la piccola chiesa lignea dei Marinai (Skifferkirche), a forma di chiglia di nave rovesciata. Per gli appassionati di musica, nel terzo week end di giugno, da anni c’è il suggestivo Jazzfest mentre gli amanti dell’arte, dal 2017, possono percorrere il Kunstpfad, un circuito ad anello di poco più di 4 km che porta alla scoperta di 10 luoghi del paese dipinti in celebri quadri. “A richiamare molti artisti è stata la particolare rifrazione della luce sul Mar Baltico ma anche la lontananza da quella civiltà che spesso ne limitava la loro libertà artistica e personale – spiega Götze – Questo itinerario dell’arte è una sorta di dietro le quinte da cui osservare il paesaggio che ha ispirato gli artisti che lo hanno poi fissato su una tela”. Pedalando per altri 30 km, in direzione di Wieck e Prerow, si raggiunge Zingst, separata dalla terraferma tramite la laguna di Barther Bodden: immersa nel verde di foreste e paludi, con sentieri ciclabili e pedonali, questa località turistica è apprezzata per le sue interminabili distese di sabbia bianca e il molo in cima al quale una singolare cabinovia per immersioni (Tauchgondel) scende 4 metri sotto la superficie dell’acqua per un incredibile viaggio di 30 minuti fra le meraviglie del Mar Baltico.

 

Born auf dem Darß, paradiso sportivo

Da Zingst la ciclabile parallela al Baltico si addentra, su stradine secondarie, nell’area naturale di Prerowstrom dove, con un pò di fortuna, si possono vedere aquile di mare, gru, pavoncelle, falchi di palude e germani reali. Una ventina di km con la e-bike ed ecco il suggestivo villaggio di Born auf dem Darß, al confine col Parco Nazionale delle Terre della Pomerania Anteriore. Al Regenbogen Ferienanlage, un’area immersa nella natura, il Kitesurf & Kanu Born è un paradiso per chi pratica sport acquatici. Rollo e Marius, i due titolari, conoscono tutti i segreti di kitesurf, windsurf, wingsurf, sup, canoa e kayak; da loro si può noleggiare l’attrezzatura oppure utilizzare la propria, partecipare a corsi organizzati o semplicemente divertirsi sfidando il vento che qui (per fortuna) non manca mai. “Bisogna però essere prudenti perché basta un pò più di corrente per finire al largo o nell’area protetta del parco naturale in cui è vietato spingersi – spiega Rollo – Il paesaggio che c’è qui è davvero mozzafiato come i colori e l’aria che si respira”.

 

I pinguini di Stralsund

A Stralsund ci si arriva dopo una quarantina di chilometri sulla ciclovia che da Zingst raggiunge l‘isola di Rügen. Dapprima il Mar Baltico e poi graziosi paesi usciti dalle fiabe accompagnano alla cittadina anseatica dove le colorate case a timpano testimoniano ancora oggi la ricchezza dei mercanti dei secoli passati. Se nei 40 anni in cui ha fatto parte della DDR, l’architettura di Stralsund è stata trascurata molto, nel ventennio dal 1990 al 2010 quasi 600 palazzi storici del centro sono stati restaurati, riportando la città al meritato splendore. Stralsund è conosciuta anche per l’Ozeaneum, l’acquario più grande del Mar Baltico, premiato come Museo Europeo dell’Anno nel 2010. Dal luglio 2008 i visitatori vi possono ammirare esposizioni scientifiche e vasche immense (la più grande ha oltre 2,6 milioni di litri di acqua) con esemplari della fauna ittica. “E‘ una sorta di viaggio a tu per tu con polpi, sgombri, squali e balene: all’Ozeaneum è possibile esplorare i tesori del Mare del Nord, del Baltico e del Nord Atlantico“ spiega Diana Meyen, responsabile stampa e marketing del centro. In questo museo oceanografico tutto è all’avangaurdia: anche la parete esterna della struttura che, affacciata sul porto cittadino, in caso di mareggiata è in grado di proteggere gli inestimabili tesori custoditi all‘interno. Imperdibile (e non solo per i piccoli visitatori) è la visita alla vasca da 120 mila litri di acqua sulla terrazza del tetto dell‘Ozeaneum. Di chi è habitat? Di una colonia di simpatici pinguini di Humboldt, specie a rischio di estinzione.

 

Il Parco Nazionale di Jasmund

Caricate le e-bike sul treno, in poco meno di 1 ora da Stralsund si raggiunge la più grande località balneare dell’isola di Rügen: Binz, un concentrato di sabbia bianca, mare blu intenso e elegantissime ville del XIX secolo. “Qui si respira un’aria particolare e non mi riferisco solo a quella ricca di iodio del mare – spiega Marikke Behrens, responsabile stampa dell’Ente del Turismo – ma soprattutto a quella culturale e artistica. Sul lungomare spicca il Kurhaus, oggi un lussuoso hotel, ma uno dei simboli cittadini è sicuramente la Müther-Turm, ex torre di salvataggio, con una vista mozzafiato attraverso le sue finestre ovali sul Baltico, la spiaggia e le scogliere di gesso”. Opera dell‘ingegnere Ulrich Müther, è utilizzata anche da chi desidera una location insolita per pronunciare il fatidico sì. Della tratta di ciclovia del Mar Baltico percorsa in questo itinerario i chilometri più impegnativi (per dislivello ma fattibili senza problemi in sella ad una bici elettrica) sono quelli alla scoperta del Parco Nazionale di Jasmund, famoso per le sue falesie di gesso, le più grandi di Germania, fra cui la Königsstuhl (Sedia del Re). Per ammirare dall’alto le scogliere c’è l’avveniristica Skywalk, una piattaforma lunga 185 metri, a forma ellittica, sostenuta da un enorme albero di coda: la vista che offre è mozzafiato, come quella che si ha dalla Viktoria-Sicht, poco fuori il parco nazionale (visitabile, quindi, gratuitamente).

Testo e foto Sonja Vietto Ramus

 

Info utili

www.mecklenburger-radtour.de

www.auf-nach-mv.de

www.germany.travel

www.germany.travel/en/feel-good/sustainability.html

 

Dove dormire

Wismar: Hotel Am Alten Hafen (www.hotel-am-alten-hafen.de)

Rostock: Intercity Hotel Rostock (www.rostock.intercityhotel.de)

Zingst: Hostel Haus 54 (www.haus54.de)

Stralsund: Maakt Hotel & Apartments (www.maakt.de)

 

Dove mangiare

Wismar: An der Wasserkunst (Am Markt 20/22)

Rostock: Ratskeller12 (Neuer Markt 1)

Zingst: Scheelehof (Fährstraße 23/25)

Stralsund: Restaurant Sorgenfrei (Hafenstraße 14)

 

GUARDA LA GALLERIA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Previous articleLa Mazda CX-30 Nuova versione 2024 arriva in tutti gli showroom italiani
Next articleMezzelune ai gamberi di Mazara del Vallo con pesto di pistacchi di Bronte e polvere di carapaci