Home Test Drive Alfa Romeo MiTo, il ritorno del Quadrifoglio Verde

Alfa Romeo MiTo, il ritorno del Quadrifoglio Verde

Sembra ieri e sono già trascorsi cinque anni dal debutto della MiTo. Nel giugno del 2008, al Castello Sforzesco di Milano, nasceva un rapporto tutto speciale che legava le città capoluogo delle due regioni. Si avviava un nuovo discorso industriale  tra la capitale dell’auto e della Fiat e Milano, culla del Biscione e città del design che aveva creato lo stile della vettura. Battezzato con un nome dal forte significato evocativo, il nuovo modello riassumeva, nei 4 metri della sua forma compatta, tutti i valori dell’Alfa Romeo ed il suo patrimonio storico di immagine sportiva. Di anno in anno la gamma si è via via arricchita con l’introduzione di nuove accattivanti versioni, consolidando un successo basato sulla sapiente combinazione tra look e prestazioni, fra gusto italiano ed eccellenza tecnica in piena sicurezza. In più, molta attenzione ai consumi ed alle emissioni e sempre più ricchi dispositivi e sistemi avanzati nel campo dell’informatica, dell’intrattenimento e del comfort acustico e climatico. Alla ribalta c’è, adesso, la versione che maggiormente esprime l’anima sportiva delle vetture di serie del Biscione: la Quadrifoglio Verde, formula che proprio quest’anno festeggia i suoi 90 anni. Potenziata, riveduta e migliorata nei contenuti e nelle prestazioni, si rivolge a guidatori desiderosi di emozionarsi ed apre l’orizzonte della sportività anche al pubblico femminile. Si avvale di un motore turbo benzina 1.4 da 135 cv, con sistema di alzata delle valvole a controllo elettronico Multiair, in abbinamento al cambio “Alfa TCT”, che regala ottime performances (8,2 sec per passare da 0 a 100 Km/h, consumo di 7,1 litri ogni 100 Km nel ciclo urbano, 126 gr/Km di CO2). Nuovo colore metallescente, forte personalità di plancia e sedili sportivi in preziosa “Pelle Frau” sufficientemente avvolgenti, con cuciture bicolore verde-bianco, cerchi in lega che rispecchiano ogni sfaccettatura del carattere dell’Alfa. Nel test-drive si apprezza una meccanica capace di gestire in sicurezza anche manovre improvvise, grazie a sospensioni evolute e sterzo diretto. Il profilo allungato e fortemente aerodinamico, unito ad una carreggiata larga, si traduce in un buon “appoggio” su strada. E’ ben calibrato il rapporto peso potenza. Il cambio automatico rende al meglio tenendo sempre “allegrotto” il motore. I 4 freni a disco di grande dimensione garantiscono uno spazio di frenata eccellente. Da segnalare la presenza in vettura del navigatore con sistema infotelematico Blue&Me – TomTom che abbina la praticità d’uso alla completa integrazione con i vari dispositivi. Attraverso il touch-screen a colori da 4,3” ed interfaccia grafica semplice ed intuitiva, è possibile gestire le funzioni di navigazione, telefono, mediaplayer e le informazioni su consumi ed autonomia, oltre all’indicazione in tempo reale per ottenere lo stile di guida più efficace. Il Blue&Me – Tom Tom della MiTo offre anche la tecnologia “IQ route” per la ricerca del miglior percorso considerando il giorno e l’ora del viaggio. I rimanenti equipaggiamenti di bordo sono gli stessi presenti sulle altre versioni. Insignita delle prestigiose 5 stelle EuroNCAP, la MiTo Quadrifoglio Verde è destinata a diventare, nelle intenzioni dei responsabili del Gruppo Fiat, un reale segno di continuità nella produzione del marchio Alfa.
 
Cesare Castellotti
 
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