RIVOLUZIONE SAN PAOLO. E DUBBI DETROIT.
La più importante rassegna automobilistica dell’America Latina si rinnova in ogni senso. Nessuno, forse, avrebbe immaginato che il Salone Internazionale di San Paolo (mediamente 800.000 visitatori ad ogni edizione) potesse dare l’addio alla sua collaudatissima sede, il complesso fieristico di Anhembi. Ebbene sì, la notizia è ormai certa e fervono i preparativi per il trasferimento da un’estremità all’altra della immensa megalopoli, capitale economica del Brasile.
Già nell’edizione del 2014 il Salone (biennale) che ebbe un grande successo di espositori, di pubblico e di critica, si udiva nell’aria qualche mugugno. A lamentarsi non erano tanto le Case automobilistiche, tutto sommato ricche, quanto l’Ente organizzatore della rassegna, che considerava troppo alto l’affitto impostogli dalla proprietà della struttura. La trattativa è andata avanti parecchio tempo, per poi concludersi con il “divorzio”. Il Salone lascia dunque il Pavilhao de Exposiçoes del Parque Anhembi (Zona Norte) e si trasferisce al Sao Paulo Expo, antico Centro de Exposiçoes Imigrantes, nella Zona Sul.
Nell’ambiente degli addetti ai lavori il cambio è considerato un miglioramento sotto tutti i punti di vista. Quella nuova è una struttura modernissima, che dispone di un’area espositiva di 50.000 metri quadri maggiore della precedente, con ulteriori 10.000 metri quadri per il centro congressi ed il parcheggio coperto più vasto di tutto il Brasile. Anche la nuova localizzazione presenta vantaggi per tutti, grazie alla sua facilità di accesso, trovandosi in prossimità dell’Aeroporto di Congonhas, della stazione Santos-Imigrantes della Linea Verde della Metropolitana e del Terminal Rodoviario Jabaquara.
Ma c’è un’altra novità: il trasloco determina anche una variazione della data del Salone: il prossimo si svolgerà dal 10 al 20 novembre 2016, anziché nel mese di ottobre come in passato.
E’ la seconda volta che cambia indirizzo. Nato nel 1960 all’interno del Parque de Ibirapuera, si trasferì dieci anni dopo nel quartiere di Anhembi da dove adesso si congeda.
Sempre in materia di Saloni, c’è da registrare alcune voci che riguardano quello di Detroit. In ambienti legati sia al mondo giornalistico sia a quello delle Case espositrici, si osserva che l’attuale rassegna statunitense – che è comunque una delle più importanti a livello mondiale – incomincia a essere un po’ “datata”, legata cioè a logiche, tematiche e schemi incapaci, in qualche modo di rinnovarsi. Ogni edizione, in sostanza – a parte ovviamente il rilievo che le conferiscono le vere novità presentate – sembra trovare difficoltà a rinnovarsi e trovare nuove motivazioni di rilancio. Di qui l’idea, sostenuta da molti, del trasferimento a Las Vegas, sede più attraente, più capace di adeguarsi, anche in tema di design, alle tematiche soprattutto tecnologiche ed ambientali proposte dal domani.
Vedremo.