Dal nostro inviato.
Forlimpopoli. Un’eccellenza automobilistica (le nuove BMW) e una storico-artistico-gastronomica (la città natale di Pellegrino Artusi, autore de “La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene”). E’ stata svelata qui – al cospetto della trecentesca Rocca e di Casa Artusi, centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana – la X1 di seconda generazione, sottoposta alle prove da parte della stampa specializzata ai piedi delle prime pendici collinari dell’Appennino tosco-romagnolo.
Il modello che nel 2009 aveva inaugurato, nella ricca gamma della Casa bavarese, una nuova tipologia di veicoli, contraddistinti dalla lettera X, è stato completamente rivisitato. Oggi più di prima rivela la sua vocazione multi-uso: fuoristrada ma anche scattante stradista e, perché no, in grado di muoversi disinvolta nel traffico cittadino. Rispetto alla precedente versione è un po’ più corta (4,44 metri) ma più alta (1,60) offrendo così maggiore abitabilità e più spazio per le gambe, tant’è che la seduta posteriore avanza oppure indietreggia di 13 centimetri. Sono cresciuti pure il passo (2,67) e la capacità del bagagliaio, ora di 505 litri ampliabile fino a 1550.
Del nuovo modello compatto BMW della serie X non passano inosservati la linea a cuneo, la forma dei cristalli laterali, il doppio rene ingrandito, i listelli neri lungo il bordo inferiore della scocca e i fari che richiamano il resto della gamma. La coda evidenzia la grembiulatura che nella sezione centrale si estende verso l’alto ed i gruppi ottici a “elle”. L’interno riflette lo stile tipico di uno Sports Activity Vehicle: posizione di guida rialzata, superfici della plancia leggermente inclinate, unità di comando della consolle centrale orientate verso il guidatore, cruscotto con due strumenti circolari. Oltre alla versione base sono disponibili, per chi desidera personalizzazioni esclusive, le varianti Advantage, Sport Line, xLine e M Sport.
La piattaforma può montare una serie rinnovata di motori a 4 cilindri montati anteriormente in posizione trasversale, tutti sovralimentati, Euro 6, di diverse cilindrate, tali da soddisfare le più svariate esigenze e con sensibili riduzioni di consumi ed emissioni. Si va dai benzina xDrive 25i (231 cv) e xDrive 20i (192 cv), ai Diesel xDrive 25d (231 cv e trazione integrale), xDrive 20d (190 cv) e sDrive 18d (150 cv). Frattanto la gamma sta per ampliarsi con l’arrivo di due propulsori a 3 cilindri: benzina sDrive 18i da 136 cv e Diesel sDrive 16d da 106 cv.
Il resto della meccanica contempla il cambio manuale a 6 rapporti o automatico a 8, una nuova trazione integrale “intelligente”, sospensioni regolabili, realizzate con una tecnica inedita di assetto, che tiene conto del baricentro basso, della carreggiata larga, degli sbalzi corti e del peso della vettura.
Gli equipaggiamenti di serie oppure opzionali, fra cui molti marchingegni che definire sofisticati è persino riduttivo, sono talmente tanti da formare un elenco interminabile. Non tutti sono indispensabili, a nostro avviso, mentre la presenza di altri riguardanti la sicurezza, giustificano pienamente i prezzi del listino che da 30.550 possono salire fino a 50.500 euri a seconda dei modelli e delle motorizzazioni. Per non parlare di tutti quei dispositivi che compongono il BMW ConnectedDrive e che segnano un ulteriore progresso in materia di collegamento in rete. Perché anche in questo senso la nuova X1 non si fa mancare proprio niente.
Le impressioni della nostra prova sulle strade della Romagna sono sintetizzate nella pagella che segue.
Cesare Castellotti.
BMW X1 xDrive 25d
La pagella
Motore 9
Accelerazione 9
Ripresa 9
Tenuta di strada 9
Stabilità 9
Frenata 8
Cambio Steptronic 8 rapporti 9
Sterzo 8
Comfort 8,5
Posto guidatore 8
Comandi 9
Abitabilità 8
Silenziosità 8,5
Finiture 9,5
Dispositivi di sicurezza 9,5
Elettronica 9
Connettività 9
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