BYD ATTO 2: elettrica con un’anima europea

Guidare la BYD ATTO 2 significa scoprire come un grande gruppo industriale cinese abbia saputo interpretare esigenze e gusti del mercato europeo con sorprendente sensibilità. BYD, colosso mondiale dell’energia e della mobilità elettrica, non è soltanto un costruttore di automobili: produce autobus, mezzi di lavoro, veicoli commerciali e soluzioni avanzate per il trasporto e lo stoccaggio di energia. Un know-how immenso che si traduce in un prodotto come ATTO 2, una vettura compatta e moderna, capace di coniugare tecnologia e qualità costruttiva “toccata con mano”.

Dopo quasi 2.000 km di utilizzo intenso, lungo percorsi urbani, extraurbani e strade panoramiche, resta l’impressione di avere tra le mani un’auto pensata con maturità: solida, confortevole, spaziosa e piacevole da guidare, con prestazioni sempre adeguate e una sicurezza percepita che infonde fiducia. Non un esercizio di stile, ma un mezzo concreto e affidabile, capace di accompagnare senza fatica nei viaggi quotidiani come nei tragitti più lunghi. Non è un’auto da prestazioni esasperate, ma regala un equilibrio ottimale.

Modalità di guida e consumi

Quattro le modalità di guida disponibili: Eco, Normal, Sport e Snow. La prima è quella che abbiamo utilizzato per la maggior parte del test drive, e che ha restituito consumi medi intorno ai 14 kWh/100 km, con punte di 20 nelle situazioni più impegnative. La modalità Sport rende la risposta più vivace, senza eccessi. La Snow, invece, è pensata per condizioni di bassa aderenza, un dettaglio che testimonia l’attenzione del marchio anche alle esigenze del mercato europeo. Su strade extraurbane e di montagna, la risposta resta sempre progressiva e rassicurante.

Spazio, comfort e infotainment

Dentro, l’ATTO 2 sorprende per abitabilità: spazi generosi, luminosità amplificata dal grande tetto panoramico e un comfort acustico che fa dimenticare l’origine elettrica. Il sistema infotainment è uno dei suoi punti di forza: schermo rotante che passa da orizzontale a verticale, interfaccia intuitiva, comandi vocali che permettono di gestire quasi tutto — dalla tendina del tetto al riscaldamento dei sedili, fino alla climatizzazione. Una chicca tecnologica che conquista subito.

Il cuore tecnologico è il grande schermo centrale da 12,8 pollici che può ruotare da orizzontale a verticale: una chicca scenografica e al tempo stesso pratica, perfetta per alternare navigazione e funzioni multimediali. L’infotainment è intuitivo, supporta Apple CarPlay, Android Auto, aggiornamenti OTA, e soprattutto i comandi vocali: basta chiedere e l’auto esegue, che si tratti di abbassare i vetri, regolare il climatizzatore, scoprire la tendina del tetto o riscaldare i sedili. La ATTO 2 offre anche la funzione V2L (Vehicle-to-Load), trasformandosi in una vera e propria powerbank per alimentare dispositivi esterni.

Rete vendita e assistenza

BYD sta costruendo in Italia una rete capillare di concessionarie e centri assistenza, con ricambi ufficiali garantiti e tempi di intervento sempre più rapidi. Un aspetto che rafforza la fiducia, soprattutto per chi sceglie un marchio nuovo nel panorama europeo.

Prezzi e posizionamento

Il listino parte da circa 29.900 euro in Italia, con versioni più accessoriate che salgono verso i 35.000 euro. Un posizionamento competitivo, se si considera la dotazione di serie completa (tetto panoramico, infotainment rotante, ADAS evoluti) e il livello qualitativo percepito.

Sensazioni di guida

La qualità percepita non è solo visiva: l’auto trasmette solidità, con una tenuta di strada rassicurante anche nelle curve veloci e nelle strade più impegnative. La taratura delle sospensioni privilegia il comfort senza rinunciare a un buon controllo della vettura.

Conclusione

La BYD ATTO 2 è una sorpresa. Non solo perché smentisce i pregiudizi sulle auto elettriche cinesi, ma perché porta con sé un approccio maturo, concreto e convincente. Dopo quasi 2.000 km, resta la sensazione di aver guidato un’auto capace di parlare la lingua europea della qualità. Con un accento nuovo, certo, ma con un vocabolario che conquista.

José G Citro

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