Siamo partiti per Parma con la nuova Dacia Duster 4×4 per visitare il Salone del Camper. Autostrada, tangenziali, traffico urbano: la Duster ha confermato subito ciò che promette — comodità vera sulle lunghe tratte e consumi sotto controllo. Terminata la fiera, abbiamo proseguito il test anche su percorsi sterrati per verificarne l’indole avventurosa. È qui che il progetto Duster mostra il suo equilibrio: uso quotidiano senza rinunce, ma pronta a trasformarsi in compagna di viaggio per il plein air, anche a pieno carico.
Design e sostanza
Linee tese, passaruota protetti, dettagli funzionali. Non cerca effetti speciali: paraurti robusti, protezioni laterali, barre sul tetto, tutto parla la lingua di chi l’auto la usa davvero. Le nostre foto lo raccontano bene: la Duster sta a suo agio tanto tra i palazzi del centro quanto su un percorso bianco off-road
A bordo: praticità prima di tutto
L’impostazione è solida e logica. Sedili comodi realizzati con materiali robusti e lavabili, spazi ben sfruttati, vani utili. I materiali sono pensati per durare e non temere polvere o fango. La tecnologia è quella che serve: display centrale con connettività smartphone, strumentazione chiara, comandi fisici dove è giusto che stiano. Con l’auto carica di bagagli, il comfort resta elevato e i fruscii restano contenuti: la Duster macina chilometri senza stancare.
Su strada: equilibrio riuscito
Nel viaggio verso Parma la Duster ha mostrato una taratura sospensiva confortevole, con assorbimento progressivo e rollio sotto controllo. Lo sterzo è coerente, il cambio lavora senza incertezze e i trasferimenti autostradali scorrono via con la naturalezza di vetture ben più costose. In città è maneggevole e facile da parcheggiare: visuale alta, ingombri ragionevoli, buona la luce da terra per affrontare rampe e dossi senza pensieri.
Fuori dall’asfalto: quando serve, è 4×4 “vera”
L’abbiamo portata su sterrati leggeri e pendenze discrete a scarsa aderenza: trazione e motricità convincono, merito del selettore delle modalità di guida e di un’altezza da terra generosa. Gli angoli d’attacco e uscita aiutano a superare punti difficili, senza mai toccare. Il feeling è quello giusto: non cerca il gesto estremo, ma fa tutto quello che serve a chi vive outdoor, con sicurezza e semplicità.
Motori: anche ibrida e GPL
Gamma completa, per esigenze diverse:
- Full Hybrid con cambio automatico: la soluzione più comoda in città, scorrevole e parca nei consumi.
- Mild-Hybrid benzina (anche 4×4): elasticità, costi gestibili e percorrenze interessanti.
- ECO-G (benzina/GPL): il jolly per chi macina chilometri e vuole contenere la spesa al distributore.
Qualunque sia la scelta, la Duster resta coerente: concreta, efficiente, senza complicazioni.
Duster & plein air: la base perfetta
Per chi viaggia leggeri la Duster è un invito a partire. Con gli accessori dedicati, dai sistemi di fissaggio interni alle soluzioni “sleep” e alle tende da tetto, si trasforma in una piccola stazione mobile: dormi dove vuoi, carichi attrezzatura e riparti. È la formula giusta per weekend, trail fotografici ed escursioni in bici.
Qualità/prezzo: il punto fermo
Qui Dacia resta imbattibile. La dotazione è completa, la sostanza c’è, e il valore d’acquisto continua a essere tra i più convincenti del segmento. Non è un compromesso al ribasso: è una scelta intelligente per chi pretende funzione e affidabilità prima dei fronzoli.
Conclusione
Nuova Dacia Duster 4×4 è versatile in ogni scenario: famiglia durante la settimana, tempo libero nel weekend, avventura quando la strada finisce. In città non sfigura, anzi; fuori città trova il suo habitat. Se cercate un SUV autentico, capace e accessibile, con anche le versioni HYBRID automatiche e mild-hybrid 4×4, mettete la Duster in cima alla lista. È il classico “prendi e parti” che fa venire voglia di mettere in agenda la prossima uscita.
José G Citro
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