C’è un nuovo capitolo che si scrive ogni giorno sulle piste del mondo, e porta la firma di Mazda. Un capitolo fatto di giovani donne che trasformano la passione in carriera, la fatica in velocità, e i sogni in grinta sotto il casco. Il protagonista silenzioso di questa rivoluzione ha quattro ruote, trazione posteriore e un’anima sportiva che non teme rivali: la Mazda MX-5.
Un’icona che apre la strada
Da 35 anni simbolo di piacere di guida, la Mazda MX-5 continua a rappresentare un accesso privilegiato al motorsport per chi inizia, soprattutto per molte giovani donne. La filosofia Jinba Ittai – quell’unione perfetta tra cavallo e cavaliere – si traduce oggi in una sinergia tra vettura e pilota, tra opportunità e talento. Con oltre 1,1 milioni di esemplari venduti, la roadster giapponese è diventata un laboratorio dinamico dove nascono nuove stelle.
MX-5 e Mazda Spirit Racing: dove i sogni trovano pista
Mazda non si limita a costruire auto: crea ecosistemi. Con MX-5 Motorsport, borse di studio e il lancio del sub-brand Mazda Spirit Racing, il marchio ha costruito un percorso accessibile, tecnico e professionale per far emergere giovani piloti – donne comprese – nel motorsport e negli e-sport. L’obiettivo è chiaro: talento prima di tutto, indipendentemente dal genere e dalle condizioni di partenza.
Federica Levy: “La mia MX-5 è il punto di partenza del sogno”
Lo sa bene Federica Levy, che a 18 anni debutta in pista con una MX-5 ND da 184 CV. “Impegnativa, precisa, adrenalina pura”, racconta. Oggi corre nel GT Endurance con una Porsche 992 GT3 Cup, ma è con la MX-5 che ha imparato la sensibilità, la precisione e la passione che ancora la guidano. “È la mia compagna in pista, in università, nei weekend. È il cuore della mia storia.”
Oltre la griglia: Heather, Aimée e Sally
Heather Hadley, californiana di 22 anni, è una delle vincitrici della Women in Motorsport Scholarship. “Mazda ha reso possibile il mio sogno”, dice. Al suo fianco, Aimée Watts, britannica cresciuta nell’ombra del padre pilota, e Sally Mott, texana che ha respirato motorsport fin da bambina. Tutte protagoniste della MX-5 Cup. Tutte decise a dimostrare che non sono lì per “essere brave per essere donne”, ma per essere le migliori.
Un impatto che va oltre la pista
La strada è ancora lunga. Sponsorizzazioni scarse, stereotipi resistenti, un mondo ancora troppo chiuso. Ma qualcosa cambia. Cambia quando una bambina guarda una pilota sul podio e dice: “Voglio essere lei.” Cambia quando una ragazza trova nel motorsport non solo una passione, ma una voce.
“Una volta una bambina mi ha detto che voleva diventare pilota dopo avermi vista in gara”, racconta Aimée Watts. “Essere quel punto di partenza per qualcun altro è un’emozione indescrivibile.”
Cambiare il motorsport, una MX-5 alla volta
Mazda non vuole solo partecipare. Vuole trasformare. E con le sue iniziative, le sue auto e il suo spirito da outsider determinato, ci sta riuscendo. Perché il talento non ha genere, e il futuro del motorsport – anche grazie a queste donne – ha decisamente una marcia in più.