Versione con soli 2 posti pensata per un uso professionale ma con capacità di fuoristrada di altissimo livello. Esternamente non ci sono grandi differenze rispetto al precedente Jimny autovettura a quattro posti.
Suzuki ha lanciato sul mercato il Jimny Pro, una versione per uso professionale – ma non solo – e quindi con omologazione N1, che le consente di non essere soggetta agli esigenti standard antinquinamento imposti dall’Unione Europea per le autovetture. Un’automobile di dimensioni ridotte, solo 3.5 metri, ma con ottime capacità di fuoristrada, che, insieme al suo peso ridotto, la rendono quasi inarrestabile sul campo. Il suo prezzo è di 19.110 euro + IVA euro ed è già disponibile presso i rivenditori.
Suzuki ha lanciato sul mercato nel 2018 un modello molto interessante, il Jimny, che ha continuato l’eredità del fuoristrada dalle dimensioni molto contenute che il marchio commercializza da anni. In poco tempo, questa nuova versione è diventata un veicolo molto ricercato dagli appassionati del mondo fuoristrada. Trattandosi però di un modello con motore a benzina, il suo livello di emissioni era decisamente elevato secondo le restrizioni del mercato, e rappresentava un problema superare la sfida delle emissioni entro fine 2020. Per questo motivo, da metà 2019 l’auto non è più stata commercializzata in Europa.
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Questa decisione ha creato una grande delusione per gli appassionati di fuoristrada che hanno visto come la loro vettura ideale, accessibile e molto efficace sul campo, fosse stata esclusa dal mercato per una questione legislativa. Ma soprattutto era molto curioso che un’auto con un piccolo motore di soli 100 cavalli fosse più inquinante ai fini dell’Unione Europea rispetto ai grandi SUV di lusso con motore V6 o addirittura V8.
Il problema si è risolto in modo strategico! 863 litri di carico e una griglia per separare i sedili dal carico. È nata la versione commerciale, la Jimny Pro, in cui la sua parte posteriore perde i sedili e al suo posto c’è una griglia che separa la cabina dall’ampio vano di carico. La capacità di carico è di 33 litri in più rispetto alla versione a quattro posti, non più disponibile in Europa.
Questa configurazione più professionale la rende un’auto ideale per chi ha bisogno di molto spazio dietro, ma solo con due posti. Un veicolo da utilizzare nelle fattorie o per spostare oggetti di grandi dimensioni in aree in cui sono importanti una buona trazione e accessibilità. E anche per chi vuole praticare la guida fuoristrada più divertente e può farlo con solo due posti. Il nuovo Suzuki Jimny Pro diventerà lo strumento di lavoro ideale per molti professionisti che richiedono la massima robustezza e capacità fuoristrada.
L’immatricolazione di un veicolo come N1 consente di avere costi di gestione (bollo e assicurazione) più bassi e totalmente detraibili al 100% se utilizzato per uso professionale. Nel caso dell’uso privato non si potrà beneficiare di alcuna detrazione, ma si potrà utilizzare la vettura liberamente con il nucleo famigliare e non solo.
La nuova Suzuki Jimny Pro ha lo stesso motore, trasmissione e telaio della versione autovettura. Ha un sistema di trazione 4×4 ALLGRIP con riduttori; Il suo telaio robusto fornisce una solida base per la sospensione di ponti rigidi nella guida in fuoristrada e aiuta anche a proteggere la parte inferiore del veicolo su percorsi sconnessi.
Il motore a benzina – 4 cilindri 16V – da 1.5 litri offre 102 CV e 130 Nm a 4.000 giri/min, sufficienti per spostare con agilità un peso a vuoto di 1.090 chili. Il nuovo Suzuki Jimny Pro ha un consumo combinato omologato di 7,7 litri/100 km e la sua velocità massima è di 145 km/h. Dispone dei medesimi sistemi ADAS sofisticati della versione autovettura: il controllo della frenata automatica di emergenza, l’avviso di superamento della corsia, il riconoscimento dei cartelli stradali, il monitoraggio dei colpi di sonno, e per l’uso off-road il controllo “scendi sicuro”, che mantiene una velocità di sicurezza durante le discese con situazioni di scarsa aderenza.
José Citro
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Credits:
Photo: José Citro – Video & Drone: Alessandro Ghignone – Montaggio Video: Roberto Dalessio