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La rivoluzione del XX secolo nell’automobile, Marcello Gandini

Presso il MAUTO di Torino, è stata inaugurata questa mattina, la mostra espositiva del genio del designer Marcello Gandini, soprannominato il “Genio nascosto”, dal 24 gennaio al 26 maggio 2019.

Indubbiamente è stato un grande dell’automobile, ha firmato alcune delle icone della storia automobilistica, ma non solo auto da sogno, anche utilitarie ed elicotteri, motociclette e camion. E’ stato rivoluzionario, dalla sua matita sono uscite vetture come la Lamborghini Miura e Marzal, la Lancia Stratos, l’Alfa Romeo Carabo e Montereal. Macchine mai viste prima, innovative dal punto di vista del design e dell’ingegneria. Ma non solo, anche piccole vetture come la Reanult Supercinque o la Citroen BX.

Gandini non ama celebrare le sue creazioni, o tanto meno, stare sotto i riflettori, è un carattere riservato e di poche parole, ma oggi con il suo curatore Giosue Boetto Cohen è salito su di un piccolo palco, in compagnia di tanti giornalisti attenti ai suoi racconti.

Insieme a lui, sul palco, il Presidente del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino – MAUTOBenedetto Camerana e Michael Robinson, amico ed ex direttore dello Stile Bertone, azienda per la quale Marcello ha creato moltissime icone. Il tutto coadiuvato dal nuovo direttore del Museo, Mariella Mengozzi.

Protagonista indiscussa della mostra è la Stratos Zero, giunta in esclusiva da una collezione privata americana; spiccano altre vetture memorabili come la Maserati Khamsin e la Lancia Stratos HF, un mito dell’automobilismo sportivo, come il suo disegnatore.

José Citro

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